Arte e comunità al Burning Man Festival
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Arte e comunità al Burning Man Festival

Arte e comunità al Burning Man Festival all’insegna della fiducia e dell’autogestione senza commercializzazione ma con il baratto.

Non solo arte e comunità al Burning Man Festival ma anche condivisione e tanto altro. Il Burning Man è un festival di otto giorni che si svolge ogni anno dal 1991 a Black Rock City, una città che vive solo alcuni giorni, nel deserto del Nevada. 65000 i partecipanti stimati alla scorsa edizione.

Il festival viene descritto dagli organizzatori come esperimento in comunità, radicale espressione di sé e radicale fiducia in sé. Il nome deriva dal rituale che consiste nell’incendiare un grande fantoccio di legno il sabato sera. Non ci sono concerti con grandi nomi e non ci sono esibizioni pubblicizzate. Ognuno dei partecipanti è democraticamente libero di organizzare esibizioni, mostre d’arte, performance, workshop e giochi e segnalarli, oppure no, all’organizzazione del festival.

Ogni partecipante deve portare attrezzatura da campeggio, generatori di elettricità, cibo e acqua per la propria sopravvivenza e le uniche cose in vendita nella città sono ghiaccio e caffè; il baratto e il dono sono le uniche forme ammesse di passaggio di proprietà di beni, cibo ed acqua. A Black Rock City i cellulari non funzionano e oltre a potersi verificare alcune tempeste di sabbia improvvise, di giorno le temperature superano i 40 °C e la notte possono abbassarsi di diverse decine di gradi, per questo motivo la maggior parte degli eventi si svolge dopo il tramonto. È sconsigliato portare all’evento i bambini. Dal 2013 il biglietto per partecipare al festival costa 380 dollari.

 

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