Città ecosostenibile. Un modello di sviluppo che esclude le macchine.
Paolo Soleri aveva lo sguardo rivolto verso la città ecosostenibile
La città ecosostenibile era per Paolo Soleri la maniera giusta di vivere il pianeta. Vedeva le automobili come un difetto della modernità.
“L’America è diventata quello che io chiamo un immenso eremo motorizzato. L’ideale dell’Americano medio è quello, uno strano eremita, un individuo che si crede autosufficiente, che crede di non avere bisogno di nulla di ciò che non può comprare. La prima cosa che compra è una automobile. Così in America sono diventati tutti eremita su quattro ruote.”
Questo asservilismo alla macchina è diventato uno standard un modello di sviluppo di tutte le megalopoli. Contro questa deriva Soleri ha lavorato tutta la vita portando sul tavolo il suo modello di città ecosostenibile, un concetto nuovo e antico di città ottimizzata, che si riscalda e raffredda naturalmente, che non ha bisogno di trasporto privato perché i percorsi sono brevi e automatici. Un luogo dove la produzione agricola, manifatturiera e cognitiva si sviluppa in zone pianificate e compatte dove gli spazi per vivere e incontrarsi sono studiati per esaltare nella essenzialità i bisogni autentici e lo spirito dell’individuo.
Città ecosostenibile. Tu cosa ne pensi?